La Focara di Novoli

accensione della focara di novoli

La parola focara (fòcara) è un termine dialettale salentino, e di altri dialetti meridionali, che sta a indicare un falò di legna da bruciare. Attualmente il termine è usato per indicare il particolare rito tradizionale in uso in quasi tutti i comuni del Salento di creare cumuli di fascine agli incroci delle strade delle città e dargli fuoco la sera della vigilia della festa liturgica di sant’Antonio abate. Intorno a questa pira ardente sono solite trattenersi, per trascorrervi la serata, le famiglie che l’hanno costruita (ovvero le famiglie che abitano nei pressi dell’incrocio).
Da dove questa tradizione tragga origine non è certo: forse da antichi riti pagani o forse in ricordo di un terremoto che secoli or sono colpì il Salento.

La più grande focara si costruisce a Novoli, in occasione dei festeggiamenti in onore del patrono sant’Antonio abate. Il 16 gennaio la focara viene accesa da uno spettacolo di fuochi d’artificio che illuminano a giorno il cielo novolese. L’evento conosciuto in tutta la Puglia attrae migliaia di spettatori da tutto il sud d’Italia ed è stato oggetto anche di un documentario della National Geographic. Di anno in anno i costruttori della “focara” si impegnano a variarne la forma e lasciando a volte un varco centrale, “la galleria”, che durante la processione è attraversata dal corteo che accompagna la statua del santo.

La focara il giorno dopo
La focara è formata da almeno 90000 fascine ha un diametro di circa 20 mt e può raggiungere una altezza di circa 25, il lavoro inizia già nei primi giorni di dicembre. Oltre a quella di Novoli centinaia di falò vengono costruiti in tutto il Salento, specialmente d’inverno, per riscaldare le fredde notti dei pellegrini nel giorno della festa del paese.

fonte wikipedia

http://www.focara.it

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